Madonna Odigitria di Smolensk
Russia centro-settentrionale, fine sec. XVIII
Tela, gesso, tempera a uovo su foglia oro
Donata al Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, Mons. Luciano Bux (2000-2012), questa opera è portavoce dell’iconografia e delle tecniche rappresentative adottate in Russia.
Il termine Odigitria in greco indica “guida”, colei che indica la via, e dunque la Madre di Dio che si fa guida del popolo cristiano presso il Figlio.
L’icona qui raffigurata è detta “Smolenskaja” in riferimento all’icona miracolosa venerata nella città di Smolensk. Il tipo iconografico della Odigitria rappresenta una raffigurazione frontale della Madonna che indica con il gesto della mano il Figlio adagiato sul braccio sinistro.
Il Bambino è raffigurato nell’atteggiamento di Giudice Misericordioso e tiene nella mano sinistra il rotolo della legge, mentre con la destra benedice.
La Madre di Dio indossa una tunica blu, segno di umanità, e il manto color porpora, segno della regalità. Sul manto, in prossimità del capo e sulle spalle, sono raffigurate tre stelle, simbolo della verginità della Madonna.
Cristo Bambino è raffigurato come Dio-Uomo nei gesti e nell’espressione seria e matura.
Le scritte leggibili sul fondo dorato sono le iniziali che contraddistinguono la Madre di Dio, sottolineando che solo Lei è l’intermediaria tra il genere umano e Dio.
La raffigurazione è incorniciata lateralmente da quattro immagini, due per lato, rispettivamente maschili e femminili.
Il dipinto è realizzato su tavola di legno su cui è stata incollata la tela di lino da disegnare e incidere. La doratura è realizzata con sottili foglie d’oro (la luce di Dio); i pigmenti usati sono naturali, preparati con tuorlo d’uovo, con aggiunta di miele o resina.
Mons. Luciano Bux, nato a Bari, il 29 giugno 1936, è stato ordinato Presbitero dall’Arcivescovo Mons. Enrico Nicodemo il 2 luglio 1961. Il 17 dicembre 1994 è stato eletto dal Papa Giovanni Paolo II alla Chiesa titolare di Aurusuliana e deputato Ausiliare dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Andrea Mariano Magrassi.
È stato consacrato Vescovo, dallo stesso Mons. Magrassi, il 25 marzo 1995.
Trasferito come Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi il 5 febbraio 2000, ha preso canonico possesso della Diocesi il 7 maggio successivo.
Nel corso del suo decennale ministero episcopale nella nostra Comunità Diocesana, per meglio provvedere alle nuove esigenze pastorali, ha eretto la Parrocchia di San Gaetano Catanoso in Gioia Tauro ed ha consacrato le nuove chiese parrocchiali di Maria SS. di Porto Salvo in Gioia Tauro e della Santa Famiglia in Palmi.
Ha indetto e celebrato una Visita pastorale a tutte le Parrocchie della Diocesi.
Per la formazione e la promozione dei Laici, ha eretto l’Istituto Teologico Pastorale “Beato Giovanni XXIII” ed inaugurato il Centro del Laicato con sede in Gioia Tauro. Nel 2003 ha inaugurato il Museo Diocesano di Arte Sacra in Oppido Mamertina.
Nel 2008 ha promulgato il Proprio Diocesano delle Messe e della Liturgia delle Ore, primo esempio del genere in Calabria.
Il 25 luglio 2010 ha aperto solennemente le celebrazioni dell’Anno Giubilare per il Millenario dell’esposizione ai fedeli dell’effigie di Nostra Signora dei Poveri, venerata nella Basilica Minore di Seminara.
Il 2 luglio 2011, il Papa Benedetto XVI ha accolto le sue dimissioni e lo ha nominato Amministratore Apostolico della stessa Diocesi. Il 30 giugno 2012 ha assunto il titolo di Vescovo emerito.
Rientrato a Bari, sua città natale, è tornato alla Casa del Padre l’8 agosto 2014.