Itinerario Espositivo
L’esposizione museale si sviluppa attraverso otto sale in cui gli oggetti sono esposti secondo una logica temporale che segue la precisa volontà di guidare il visitatore non solo alla visione dei tesori, ma anche alla conoscenza della storia della Diocesi e dei personaggi a cui gli oggetti sono appartenuti.
La possibilità, infatti, di esporre parte del tesoro della Cattedrale di Oppido Mamertina ha permesso di organizzare l’esposizione mettendo in risalto le figure di alcuni Vescovi che hanno contribuito, con il loro operato, alla crescita dell’antica Diocesi. La conoscenza di tali figure è possibile, oltre che tramite gli oggetti a loro appartenuti e da loro utilizzati in occasione delle funzioni religiose, anche attraverso specifici pannelli descrittivi che ne mettono in risalto la personalità e l’operato durante gli anni di episcopato.
Un Museo è dunque inteso non come una grande vetrina che raccoglie e conserva oggetti di arte sacra, bensì come luogo in cui vengono raccontate la storia, i momenti, i personaggi che hanno dato un contributo alla crescita dell’intero territorio diocesano. Ogni oggetto, in quanto viva testimonianza della fecondità e dell’operosità della tradizione religiosa di questi luoghi, permette di ricostruire la storia, la memoria e l’identità di questa gente.
Nell’organizzazione del percorso museale, non si poteva ignorare il disastroso evento sismico del 1783, che giustifica la penuria di testimonianze ad esso antecedenti. Nelle sale si sviluppa l’itinerario temporale con tematismi specifici riferiti alla materia (come le due sale interamente dedicate alle opere marmoree) e alle personalità (come la sala intitolata a Mons. Alessandro Tommasini (1791-1818)).
L’itinerario si conclude in un’ultima sala in cui sono esposte anche testimonianze più recenti, del XX secolo, che consentono una lettura articolata dell’evoluzione delle tecniche e delle espressioni artistiche susseguitesi nel corso dei secoli per la realizzazione degli oggetti liturgici.