Stemma Vescovile
Bottega meridionale, secc. XVIII-XIX
Marmo scolpito, intarsiato
L’appartenenza vescovile di questo stemma si evince dalla composizione degli elementi tipici nell’araldica ecclesiastica per identificare la dignità a Vescovo.
Il cappello prelatizio, infatti, è quello utilizzato per i Vescovi, con la tesa trapassata da due cordoni terminanti con dodici fiocchi (nappe), sei per lato, disposti a cono nella sequenza 1, 2, 3.
La rappresentazione scultorea è contenuta in una cornice rettangolare, oggi priva della parte inferiore.
Il blasone è racchiuso in uno scudo di tipo sannitico, ed è suddiviso in due parti da una fascia orizzontale.
La pezza della parte superiore rappresenta un giglio col piede, quella della parte inferiore presenta un’ulteriore suddivisione con tre larghe strisce in rilievo e inclinate; la fascia centrale accoglie tre piccoli animali identificabili come insetti.
Lo scudo è avvolto tutt’intorno da una cornice di volute e, rispetto alla simbologia classica, manca della croce semplice normalmente posta dietro lo scudo dove invece trova posto una conchiglia.
La particolarità del rilievo scultoreo è rafforzata dalla presenza di intarsi marmorei di colore rosso ad ornare i vuoti tra i cordoni. Una simile decorazione policroma probabilmente interessava anche altre parti dell’opera.
L’attribuzione di questo stemma è ancora incerta, non è stata infatti riscontrata nessuna somiglianza con i blasoni dei Vescovi succedutisi nella Diocesi di Oppido Mamertina.