Sportelli e fondi d’Armadio da Sacrestia
Fra’ Placido?, sec. XVII
legno intagliato, dipinto
Provenienti dalla chiesa di Sant’Antonio da Padova, anticamente annessa al convento dei Frati Minori Riformati, fondato nel XVII a Melicuccà, i quattro frammenti sono tutto ciò che resta di un Armadio da Sacrestia rubato nel 1996.
Il fondo di tale armadio era costituito da pannelli dipinti ritraenti i Santi protomartiri francescani Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto.
Inviati da San Francesco d’Assisi per annunciare il Vangelo ai musulmani, essi furono catturati a Siviglia, capitale del regno moro, e portati per ordine del sultano a Marrakech, in Marocco, dove furono decapitati il 16 gennaio 1220 dal re Miramolino. Nel 1481 i cinque martiri furono canonizzati dal papa francescano Sisto IV.
Le tavole superstiti sono quelle raffiguranti Pietro e Ottone, come si legge nell’iscrizione apposta sotto le loro immagini.
Entrambi sono vestiti con il caratteristico abito del loro ordine: saio color testa di moro con cappuccio, cinto in vita da una corda chiara, che scende lungo il fianco destro.
Una scimitarra e un’ascia, conficcate rispettivamente nella testa di Pietro e Ottone, simboleggiano, assieme alla palma che ambedue tengono in mano, il loro martirio.
Le due ante sono in legno intagliato e hanno lo stesso motivo decorativo: racemi e volute fogliacee che si dipartono da un vaso.