Il restauro della statua della Madonna dei Campi

La devozione a Maria attraverso il duro lavoro della terra.


Un momento culturale e devozionale insieme è quello che si è tenuto domenica scorsa a Oppido Mamertina presso la Sala Vescovile della Comunità: è stato infatti presentato al pubblico, accorso numeroso per l’occasione, il restauro della statua della Madonna dei Campi che si venera nella cittadina, precisamente nella Chiesa dell’Oratorio del quartiere della Tuba, e che viene ricordata ogni anno la seconda domenica di Novembre. Per l’occasione, oltre al parroco don Letterio Festa e a Vincenzo Monteleone responsabile del Comitato Festa, sono intervenuti l’ingegnere Paolo Martino, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Oppido-Palmi, il sindaco di Oppido Domenico Giannetta e Anna Arcudi, restauratrice che si è occupata del lavoro.

La Madonna dei Campi, unica nel suo genere in tutta la diocesi nostrana e che conta pare un altro solo e unico esemplare in Francia, così come spiegato da don Letterio durante il suo intervento, ha un culto che risale alla fine dell’ ‘800 quando il vescovo Antonio M. Curcio fondò a Oppido la “Pia Associazione di Nostra Signore dei Campi” affiliandola alla corrispettiva Confraternita francese; negli anni successivi, in particolare nel 1904, il vescovo Domenico Scopelliti decise di far stampare un libricino dove presentare i principi dottrinali della nuova devozione; infine si procedette alla realizzazione della statua, secondo il modello di quella francese.
Negli anni il culto verso la Madonna dei Campi crebbe sempre più: ogni anno la seconda domenica di Novembre è l’occasione per ringraziare per doni della terra, ricevuti attraverso l’intercessione della Vergine Maria.

Proprio dell’importanza del lavoro dei campi e nella giornata in cui la Parola di Dio ricordava proprio la parabola della semina, l’ing. Martino ha fatto riferimento al duro lavoro dei campi soprattutto per una terra come la Calabria che fonda la sua economia su questa attività sottolineando l’importanza dell’intercessione della Madonna; Martino ha anche spiegato qual è la trafila burocratica che occorre seguire ogni volta che si decide di procedere con il restauro di un bene culturale, statua, quadro o suppellettile che sia: cento sono stati i restauri effettuati nella Diocesi di Oppido-Palmi dal 2005 ad oggi, con il vescovo mons. Francesco Milito, negli ultimi anni, ha sempre appoggiato le iniziative atte a conservare la devozione popolare, anche attraverso i restauri che non sono solo attività tecnico-artistiche ma anche culturali. Monteleone, a nome di tutto il Comitato Festa della Madonna dei Campi, ha ringraziato ulteriormente don Letterio, l’ing. Martino e la dottoressa Arcudi, artefice del restauro della statua lignea della Vergine Maria. È stata poi la stessa Arcudi che ha spiegato le varie fasi del lavoro, durato alcuni mesi, che hanno permesso alla statua di recuperare i suoi colori. Anche il sindaco Giannetta ha voluto ringraziare tutti gli artefici di questo ulteriore sviluppo per la chiesa locale.

Tullia Morabito